La comunicazione integrata per vincere la sfida al futuro

La comunicazione integrata è una modalità di comunicazione attraverso cui aziende, professionisti ed enti possono raggiungere il proprio pubblico in maniera efficiente ed efficace. Efficiente perché si sfruttano le peculiarità di ogni mezzo di comunicazione senza disperdere risorse umane e/o economiche. Efficace perché rende più facile raggiungere gli obiettivi di comunicazione alla base del piano di comunicazione integrata. Vediamo, allora, come la comunicazione integrata può aiutare un’azienda concretamente.

La comunicazione integrata: come affrontare la sfida al futuro

Tipicamente, quando un’azienda, un professionista o un ente avverte l’esigenza di implementare la propria comunicazione, non ha ben chiaro quali siano gli obiettivi comunicativi da perseguire, i target da intercettare e i mezzi di comunicazione da impiegare. La tentazione, anzi, è di partire da questi ultimi, nella convinzione che sia sufficiente coprire un certo spazio comunicativo per raggiungere il proprio target e per perseguire i propri obiettivi.

La comunicazione integrata, al contrario, pone alla base della strategia di comunicazione obiettivi e target, selezionando, di volta in volta, i mezzi di comunicazione più adatti allo scopo. Li coordina fra loro, adottando un messaggio omogeneo, e ne sfrutta al meglio le peculiarità per massimizzare l’investimento di comunicazione. Come avviene il processo di costruzione di una strategia di comunicazione integrata?

Costruzione della strategia di comunicazione integrata

La prima fase della costruzione di una strategia di comunicazione integrata è il confronto. Quello fra persone, prima che fra cliente e partner di servizi, per costruire un rapporto che consenta al cliente di affidarsi al fornitore e a quest’ultimo di stabilire un canale di comunicazione costante e affidabile. Sempre in questa fase, poi, avviene quel travaso di conoscenze – dell’azienda, dei prodotti, dei servizi – che aiuteranno a costruire una strategia di comunicazione efficace. Ed è sempre in questa fase che si delineano insieme gli obiettivi da raggiungere. Risultati che, mai come in questi casi, devono essere reali, oggettivamente raggiungibili e, soprattutto, misurabili nel tempo.

La seconda fase, invece, è quella dell’analisi. Del cliente, certamente, delle sue peculiarità e dei suoi punti di forza, come di quelli di debolezza. Ma anche del settore di riferimento, dei competitor, così da determinare una proposta di valore reale, che differenzi l’azienda dal resto della concorrenza. È questo, in ultima analisi, l’aspetto sul quale occorre focalizzare l’attenzione affinché il progetto di comunicazione non sia soltanto il paravento di un soggetto altrimenti privo di valore.

È da qui, pertanto, che ha inizio quel viaggio, complesso e talvolta tortuoso, che porta alla stesura del cosiddetto Documento Strategico. Un documento che riassume le fasi precedenti, mette in ordine idee e pensieri, offre soluzioni concrete, e stabilisce definitivamente gli obiettivi condivisi precedentemente con il cliente. A esso, nei mesi a seguire, si farà riferimento quando, per esempio, si dovranno introdurre nuove professionalità nel team che segue il progetto di comunicazione integrata. Oppure quando, più semplicemente, si andranno ad ampliare i confini del progetto di comunicazione introducendo altri strumenti, precedentemente non contemplati.

Gli strumenti della comunicazione integrata

Come detto, la comunicazione integrata può usare strumenti differenti, secondo gli obiettivi che si intende raggiungere. Pertanto, definiti questi è necessario scegliere gli strumenti di comunicazione più adatti. Tendenzialmente, il cliente al passo coi tempi è deciso a lanciarsi su strumenti predefiniti: il sito internet, i social del momento, la newsletter. Spesso, però, si tende a escludere strumenti che possono dare maggiori risultati, pur non essendo fra i più diffusi del momento. Facciamo una rapida e non esaustiva rassegna di questi.

Il primo punto di contatto fra prodotto e cliente: il packaging

Da questo punto di vista, gli strumenti sono numerosissimi. Il più semplice, specie quando si tratta di prodotti, riguarda il packaging design. Un tempo, i prodotti si confezionavano persino con la carta dei giornali. Confezioni anonime, poi, hanno preso il loro posto. Successivamente si è capito che il packaging è il primo punto di contatto con il cliente finale. È questo, spesso, a supplire alle funzioni di comunicazione: attira il target attraverso colori, parole, forme adeguate; comunica informazioni importanti per il cliente finale e per l’azienda stessa; posiziona il prodotto nell’immaginario comune, secondo quelle che sono le esigenze dell’azienda. Tutto questo, naturalmente, può essere fatto anche attraverso altri strumenti che, tuttavia, potrebbero non essere frequentati dal target di riferimento, offrendo così il prodotto a chi non è realmente interessato.

Una funzione analoga è svolta anche dalle etichette, le quali assolvono alle medesime funzioni del packaging. Anche per questo, pertanto, è necessario prevedere una progettazione che tenga presente la loro importanza.

La presenza online attraverso il sito internet

Siamo lontani dal tempo in cui le aziende erano dotate di siti internet con musichette ed effetti decorativi vari. Eppure, queste due pratiche, oggi scartate a priori da qualsiasi agenzia di comunicazione, avevano una loro funzione che andava al di là dell’estetica: stupire, attirare, fornire una certa immagine dell’azienda, e dei suoi prodotti/servizi. Il web, al giorno d’oggi, è cambiato: il luogo dove un tempo si svolgevano prevalentemente funzioni di informazione, oggi è diventato un luogo virtuale dove si svolgono la maggior parte delle funzioni della vita quotidiana. Informarsi, dunque, ma anche dove condurre vita sociale, costruire una rappresentazione di sé e, ultimo ma non ultimo, dove acquistare prodotti e servizi. Questo, inevitabilmente, ha portato a un’evoluzione dello strumento, che non assolve più solamente a funzioni informative, ma offre anche altre opportunità come, per l’appunto, quella di effettuare delle transazioni.

Questo significa che il sito internet non è più solamente un contenitore di informazioni, ma anche molto altro. È innanzitutto l’immagine pubblica dell’azienda e, come tale, deve essere in grado di fornire un messaggio coordinato al resto della comunicazione. Logo, colori, tono di voce e tutto quanto fa parte dell’azienda offline continuerà a far parte dell’azienda online, creando così un continuum capace di rassicurare il cliente nelle fasi calde dell’interazione. In secondo luogo, il sito internet è spesso un negozio virtuale e, come tale, deve offrire un’esperienza d’acquisto il più possibile simile a quella che avviene nel negozio fisico. Anzi, per certi aspetti, quella virtuale deve essere un’esperienza ancora più profonda e immersiva. Il cliente online, spesso, vuole avere più informazioni, vuole poter confrontare e, in generale, ha bisogno di leve molto più potenti per acquistare qualcosa che, in effetti, non può toccare con mano. Questo significa offrire un sito internet capace di spiegare con immediatezza e chiarezza tutte le informazioni relative alle condizioni d’acquisto, ai pagamenti, alle spedizioni, alle politiche di garanzia e reso.

Non ultimo, i siti sono anche un luogo di intrattenimento. Questo significa offrire esperienze di navigazione immersive e, talvolta, ludiche. Esperienze che possono avvenire di fronte al monitor di un PC o, come accade nella maggior parte dei casi, davanti allo schermo di uno smartphone. E in ogni caso, devono garantire la giusta interazione.

Comunicare attraverso i social network

I social network hanno modificato sostanzialmente la fruizione delle nostre vite. I rapporti umani, i rapporti con le aziende, le modalità di informazione, di acquisto sono tutte condizionate, nel bene o nel male, da questi strumenti di comunicazione. La maggior parte delle aziende, nella convinzione di dover necessariamente presidiare questi luoghi virtuali, da tempo hanno iniziato a iscriversi a tutte le piattaforme nella speranza di poter catturare l’attenzione dell’utente finale.

La realtà dei social network, tuttavia, è molto diversa. Non tutte le piattaforme sono adatte a ciascuna azienda e non tutti i prodotti sono adatti a ogni social network. Ciascuna piattaforma, infatti, è una comunità a sé: proporre un’offerta, che sia di prodotti o di servizi, al social network sbagliato significa produrre uno sforzo che, quasi certamente, non porterà a risultati e, anche quando questi vi saranno, avranno un costo superiore alle aspettative.

Una strategia di comunicazione integrata, invece, prevede che dopo aver individuato il target giusto per l’azienda, si individuino i social network da questo frequentato. Non è importante, dunque, essere presenti sui social network del momento a ogni costo: grandi aziende, spesso, non sono iscritte ai più grandi social network e molte altre, negli ultimi anni, hanno preso a disiscriversi non ritenendo più importante quella presenza.

Chiaramente la comunicazione integrata prevede che, una volta individuati i social network giusti, il messaggio sia uniformato in maniera omogenea con gli altri strumenti adottati. Questo non significa necessariamente che tutto dovrà essere uguale: piattaforme differenti hanno specificità differenti che devono essere rispettate. Formati fotografici, hashtag, tendenze, sono distintive di ciascun social e, come tali, devono essere interpretate correttamente.

Chiaramente, parlare di social network in una strategia di comunicazione integrata significa parlare anche di advertising. Le campagne a pagamento sono ormai un binomio imprescindibile, che consente di massimizzare gli sforzi di produzione dei contenuti. I social network, del resto, sono azienda che proprio sugli introiti derivanti dall’advertising basano la loro sussistenza. Questo significa che, sempre più, riducono la portata organica delle pubblicazioni a favore di quella a pagamento. È per questo che, oltre a scegliere esclusivamente social network in target, risulta necessario strutturare campagne a pagamento che intercettino i clienti in maniera efficace. Anche in questo, il Documento Strategico alla base della comunicazione integrata diventa un valido alleato.

Perché scegliere la comunicazione integrata

La comunicazione integrata è il metodo adottato da Hubitat per i propri clienti. Un metodo basato su questioni analitiche, ma anche sulla costante sperimentazione di nuovi strumenti di comunicazione. Questo permette di offrire una strategia variegata e perfettamente aderente alle esigenze dell’azienda e non un pacchetto chiuso di servizi, spesso inutili. Questo approccio ha una serie di vantaggi oggettivi, che possono essere riassunti così:

  • fornisce un’immagine omogenea dell’azienda: ogni spazio presidiato, fra quelli scelti per la strategia, presenta un’immagine coordinata al resto fornendo in questo modo un aspetto curato nei minimi dettagli;
  • aumenta l’efficacia degli investimenti: fare comunicazione integrata non significa investire meno in comunicazione, ma significa investire meglio per migliorare l’immagine dell’azienda e, in ultima analisi, aumentare il ritorno in termini di obiettivi di comunicazione;
  • migliorare il rapporto coi clienti: conoscere i propri target vuol dire, in ultima analisi, offrire a questi strumenti in linea con le loro aspettative, migliorando l’interazione, prevenendo i loro bisogni per ottenere un ritorno migliore.

Questi, insieme a numerosi altri micro-vantaggi, rappresentano i motivi per i quali scegliere la comunicazione integrata. Per maggiori informazioni, non esitare a scriverci per scambiare una chiacchiera.