Negli ultimi anni il settore della pasta ha attraversato grandi trasformazioni, abbandonando sempre più la visione che voleva questo alimento dato per scontato, come cibo molto comune, forse troppo per dedicargli un’attenzione maggiore, data la sua popolarità. Con l’ascesa del food e dei programmi da cucina condotti da Chef stellati il quadro è cambiato radicalmente, imponendo all’attenzione dei consumatori la necessità di rendere la pasta oggetto di una serie di scelte comunicative fino a poco tempo fa impensabili. Comunicare la pasta in modo efficace significa riscoprirla come alimento salubre, in particolar modo quando è prodotta ricorrendo a farine non industriali e lavorata con tecniche artigianali. Segreti che hanno assegnato ad alcuni distretti italiani come quello di Gragnano lo status di luoghi ideali per la produzione della pasta, dove alle farine, all’acqua e alle antiche tecniche di preparazione si aggiunge anche l’aria.
Una pasta che vibra nel vento dei due golfi
ll metodo più antico per asciugare la pasta di Gragnano e dintorni prevedeva la sua esposizione lungo la storica strada dei pastifici, la celebre Via Roma sovente attraversata dal vento marino, che proveniva dal vicino Golfo di Napoli e dal Golfo di Salerno. In seguito, a causa della sporadicità di questo vento, che soffia solo in alcuni periodi dell’anno, si è passati al metodo Cirillo dal nome dell’inventore. Questo ingegnere lo inventò per assicurare l’asciugatura in tutti i periodi dell’anno e destagionalizzare la produzione della pasta, facilitando la sua produzione industriale. Il metodo consentiva di essiccare la pasta in maniera artificiale creando un effetto vento attraverso una pala meccanica in grado di diffondere il calore creato da un braciere, in seguito sostituito dai termosifoni da caldaia.
Storytelling della pasta per andare lontano
Come si può vedere elemento fondamentale per la comunicazione della pasta, oltre la spiegazione delle sue proprietà e dei suoi ingredienti, è la narrazione come quella collegata a luoghi mitici, ad un tipo particolare di vento che la connetteva con i due golfi, alla presenza di un mondo tradizionale che continua a riprodursi grazie alla sua preparazione. Con storie di questo tipo si riesce ad andare molto lontano nella misura in cui si traducono in messaggi di testo ma anche in soluzioni grafiche e di packaging, improntate alla creatività e alla sperimentazione. Andare lontano significa anche porre le produzioni di pasta nelle condizioni di essere esportate all’estero accompagnate da storie che esaltano il genius loci e le tradizioni più solide. Sono storytelling che mentre esaltano la tradizione devono adeguarsi alle nuove sfide del settore sempre più pronto a diversificare la sua offerta, distinguendo tra paste diverse, innovative, con farine integrali o lavorate alla vecchia maniera, adatte a diete vegane o senza glutine.
Il ruolo del packaging nell’ascesa della pasta
Il packaging ha assunto un ruolo cruciale diversificandosi a seconda del canale in cui la pasta viene commercializzata per trasferire gli elementi di bontà del prodotto e comunicare i valori del brand, per catturare l’attenzione del consumatore, specie in situazioni come la GDO dove sullo scaffale si presenta in compagnia di altri prodotti e brand concorrenti.
Scelte diverse e più accurate possono essere progettate per pasta venduta presso salumerie specializzate che oggi tendono ad avere sempre di più l’aspetto di boutique alimentari attente a dettagli estetici. Questa cura maniacale della confezione assume maggiore evidenza durante le vacanze di Natale dove la pasta, presentata in packaging di primo e secondo grado, diventa un prodotto di lusso. La ricerca e la sperimentazione sui materiali, inoltre, ha reso possibile la crescente adozione di pack sostenibili con una chiara impronta ecologica, ricorrendo a plastiche e a carte riciclabili e riciclate.
Strumenti e canali di comunicazione per la pasta
La comunicazione efficace nel settore della pasta non si limita alla qualità del prodotto o alla bellezza del packaging ma come abbiamo già visto deve poter contare su storie, personaggi, eventi, experience, da raccontare attraverso tool digitali e diversi canali di comunicazione online e offline come:
– Comunicare attraverso i video oltre che con le foto
– Utilizzo di influencer e chef per dimostrazioni culinarie
– Campagne pubblicitarie che raccontano la storia del brand
– Packaging che racconta la provenienza e la qualità degli ingredienti
– Eventi e degustazioni per esperienze dirette con il prodotto
– Collaborazioni con artisti per edizioni limitate di packaging
– Uso di realtà aumentata per esplorare contenuti interattivi
– Video ricette e tutorial su piattaforme social come YouTube e TikTok
– Post e storie su Instagram che mostrano il processo produttivo
– Blog post che approfondiscono la cultura e la storia della pasta
– Newsletter che offrono consigli, ricette e aggiornamenti esclusivi
Questi strumenti consentono di trasmettere non solo informazioni necessarie e talvolta obbligatorie nella comunicazione degli alimenti ma anche di emozionare e di trasferire valori che arricchiscono l’esperienza del consumatore, aumentando la fedeltà al brand.
Una campagna di comunicazione integrata rivolta alla Generazione Z
Per una campagna di comunicazione integrata rivolta alla Generazione Z che sfrutta TikTok e altri canali digitali, l’idea creativa dovrebbe essere visivamente accattivante, autentica e in linea con i valori di sostenibilità e innovazione. Ecco alcune idee per le immagini che potrebbero essere utilizzate per massimizzare l’impatto visivo e l’engagement:
Scene TikTok, smart packaging e altre idee per comunicare la pasta
- Ricorrere a fotografie ad alta risoluzione degli ingredienti utilizzati nella produzione della pasta, come grani antichi, acqua pura e sale marino. Queste immagini possono essere scattate in modo artistico, con una messa a fuoco che evidenzia la texture e i colori naturali, trasmettendo la qualità e la naturalità del prodotto.
- Fotografie e video che catturano gli artigiani mentre impastano, tagliano e modellano la pasta a mano. Queste immagini dovrebbero trasmettere il calore umano e la passione per il mestiere, mostrando i dettagli delle mani al lavoro e gli sguardi concentrati, per enfatizzare l’artigianalità del processo produttivo.
- Creare una serie di immagini e clip video che mostrano giovani della Generazione Z che godono della pasta in ambienti urbani moderni, come loft spaziosi o caffè alla moda. Questo contrasto tra il moderno e il tradizionale può essere molto visivo e attraente, collegando il prodotto a uno stile di vita contemporaneo e dinamico.
- Immagini del packaging innovativo, magari con elementi interattivi come QR code che portano a contenuti esclusivi. Il design del packaging può includere elementi grafici ispirati alla natura o alla sostenibilità, utilizzando colori terrosi o materiali eco-compatibili che comunicano l’impegno del brand verso l’ambiente.
- Oltre alle immagini statiche, creare brevi video o GIF animate che mostrano la pasta in movimento, come cascate di pasta che cadono in pentole d’acqua bollente o piatti di pasta che vengono elegantemente conditi. Queste immagini dinamiche sono particolarmente efficaci su piattaforme come TikTok e Instagram.
- Per una campagna veramente innovativa, si potrebbero integrare elementi di realtà aumentata che permettono agli utenti di interagire con il prodotto tramite smartphone. Ad esempio, scansionando il packaging, gli utenti potrebbero vedere animazioni che raccontano la storia della pasta o suggeriscono ricette creative.
Queste immagini dovrebbero essere utilizzate coerentemente attraverso tutti i canali della campagna per creare un’identità visiva forte e riconoscibile che risuoni con la Generazione Z, stimolando interesse e coinvolgimento verso il brand di pasta artigianale.
Media digitali tra social e ecommerce nella promozione della pasta
Come risulta chiaro dalla campagna ipotetica, dedicata alla Generazione Z, appena esposta, i social media possono giocare un ruolo decisivo nel racconto della pasta e nelle sue strategie promozionali. Grazie agli strumenti di promozione, con l’aggiunta di personale qualificato come specialisti per le campagne social, si riesce a colpire l’attenzione di pubblici selezionati, vasti e diversificati a seconda delle esigenze del brand pastaio. Anche i siti web e gli e-commerce giocano un ruolo cruciale, permettendo ai consumatori di scoprire prodotti, leggere storie di brand, e acquistare direttamente online, ampliando così il reach del brand oltre i confini tradizionali del retail.
La comunicazione integrata, che combina elementi digitali e non digitali, è essenziale per rispondere efficacemente alle esigenze del mercato moderno. Hubitat, con la sua expertise in comunicazione integrata, è perfettamente posizionata per aiutare i produttori di pasta a navigare questo paesaggio complesso, migliorando la loro presenza online e offline e supportando questi imprenditori verso una strategia di crescita e miglioramento della reputazione.